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Se la gravidanza non arriva…

Quando una gravidanza tarda ad arrivare, le coppie iniziano a chiedersi: “Dovremmo rivolgerci allo specialista?” Ebbene, viene considerato opportuno iniziare uno studio di fertilità dopo un anno di relazioni sessuali non protette senza che sia insorta gravidanza. Tuttavia, questo lasso di tempo può essere inferiore in determinate situazioni. Infatti, per pazienti che hanno un’età vicina ai 40 anni o per le coppie che hanno già ricevuto una diagnosi sulla fertilità prima di iniziare la ricerca di una gravidanza, i tempi possono variare.

Lo studio della fertilità è personalizzato, poiché non si possono applicare gli stessi metodi diagnostici a tutte le coppie. Dopo aver concluso un ampio ed approfondito incontro e studiato le caratteristiche di ogni caso, il ginecologo indica quali sono gli esami diagnostici più adeguati per ogni paziente.

Le prove basilari per una diagnosi delle coppie infertili consistono nell’eseguire analisi ormonali, una isterosalpingografia ed uno spermiogramma.

Esistono moltitudini di indagini che possono esser utili in casi concreti, che però non si eseguono in maniera routinaria a tutti i pazienti. Tali indagini complementari vengono richieste dopo il primo appuntamento, quando esiste il sospetto di qualche patologia specifica o per chiarire il risultato di prove iniziali.

ESAMI DI FERTILITÀ

Nell’ambito di uno studio di fertilità, in linea generale, le indagini effettuate per il partner femminile sono:

  • VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ OVARICA
  • NORMALITÀ UTERINA E TUBARICA
  • SCREENING GENETICO
  • SCREENING ENDOCRINOLOGICO, TROMBOFILIA, INFETTIVOLOGICO

e per il partner maschile:

  • CONSULENZA ANDROLOGICA
  • STUDIO LIQUIDO SEMINALE
  • SCREENING GENETICO, ENDOCRINOLOGICO, INFETTIVOLOGICO, TROMBOFILIA

DIAGNOSI DI INFERTILITÀ

Sulla scorta delle indagini si giunge ad una diagnosi di infertilità che può essere:

  • Femminile
  • Maschile
  • Di coppia

Solo nel 20-30% delle coppie i risultati delle indagini di uno Studio di Fertilità sono completamente normali. In questi casi si parla di cause idiopatiche o sconosciute. Ciò non significa che non esista un problema, ma che non ci è possibile identificare nessuna causa concreta, sulla base di tutte le possibilità diagnostiche.

In base alle indagini effettuate e ai risultati delle analisi, il ginecologo informa la coppia su tutti i trattamenti possibili, inerenti al loro caso. Durante questo incontro e dopo aver conosciuto anche l’opinione dei pazienti si pianifica una strategia da seguire.

Nella quasi totalità dei casi, la programmazione del trattamento è istantanea, cominciando con il seguente ciclo mestruale della paziente.

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