fbpx
ovodonazione

Ovodonazione: regalare la vita

A causa di diversi fattori – come età avanzata, malattie ereditarie, interventi chirurgici – le ovaie possono perdere la loro capacità di produrre ovociti sani, indispensabili per la concezione. È a quel punto che può essere necessario ricevere una ovodonazione anonima.

Fortunatamente questa tecnica garantisce le più alte percentuali di gravidanza, oltre ad avere vantaggi importanti. L’ovodonazione non necessita di stimolazione ovarica ormonale e non prevede la somministrazione di iniezioni giornaliere. Inoltre, presenta un ridotto rischio di aborto per malattie cromosomiche in relazione all’età della paziente.

La ovodonazione si effettua presso il nostro CFA Centro di Fecondazione Assistita di Napoli – nel rispetto della normativa vigente.

Si tratta di un procedimento del tutto anonimo. La ovodonatrice, dopo aver studiato la compatibilità con la coppia ricevente e dopo una adeguata e approfondita selezione da parte del nostro staff multidisciplinare, si sottopone alle seguenti analisi:

  • visita medica, psicologica e ginecologica
  • analisi del sangue e sierologiche per escludere malattie infettive
  • cariotipo e studio sull’eredità genetica per escludere le malattie ereditarie più frequenti

Stimolazione ovarica

A questo punto la ovodonatrice riceve un trattamento di stimolazione ovarica per ottenere un numero adeguato di ovociti. Successivamente gli ovociti vengono fecondati in laboratorio con il seme del partner, il quale viene previamente capacitato. Alcuni giorni dopo, quando raggiungono il momento perfetto, vengono trasferiti all’utero della futura madre.

Presso il nostro centro la selezione della ovodonatrice più idonea per ogni singolo caso è considerata una fase importantissima della ovodonazione. A questo processo si dedica molta attenzione in modo che la compatibilità medica e fisionomica si adegui al massimo alla futura madre.

Trasferimento degli embrioni

Parallelamente, la paziente che riceve gli embrioni inizia una terapia semplice e non invasiva, che prepara l’utero a ricevere gli embrioni e che si controlla grazie alle ecografie.

Seguire attentamente lo sviluppo embrionario è un fattore chiave per una corretta selezione dei migliori embrioni. Gli embriologi tutelano il loro sviluppo e insieme al ginecologo decidono il giorno propizio per il loro trasferimento all’utero materno. Spesso, al termine del trattamento, si ottengono più di 2 embrioni. Essi possono essere congelati in modo che la paziente possa disporne in futuro.

La gravidanza che si sviluppa in seguito al trasferimento embrionario da ovodonazione segue una completa normalità per quanto riguarda il parto e l’allattamento. Dopo la venuta al mondo il bebè viene registrato come figlio della paziente come in qualsiasi altra nascita.

Le nostre statistiche rilevano una percentuale di successo per ogni ciclo tra il 40 e il 70%.

Il CFA, Centro di Fecondazione Assistita di cui sono direttore, è referenza europea in ovodonazione. Grazie alla sua esperienza, all’alto numero di donatrici e al loro livello socioculturale possiamo garantire:

  • assenza di liste di attesa
  • esaustivo studio medico e genetico alle future donatrici
  • compatibilità assoluta dal punto di vista medico
  • attribuzione esclusiva a ogni paziente di una donatrice, in modo da ricevere un maggior numero di ovociti, permettendo di migliorare la qualità della donazione stessa
  • meticolosa selezione delle caratteristiche fisiche simili alla madre ricettrice

2 commenti su “Ovodonazione: regalare la vita”

  1. Pingback: Mamme dopo i 43 anni: si può? Età e fertilità - Rocco falotico

  2. Pingback: Gravidanza a 40 anni? Rischi e soluzioni - Rocco falotico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su