Da sempre ho scelto di camminare accanto alle donne, nei momenti più delicati e preziosi della loro vita.

La mia formazione è iniziata nei più prestigiosi centri internazionali di medicina della riproduzione e chirurgia ginecologica. Un’esperienza che ha segnato profondamente il mio percorso è stato il perfezionamento alla Bourn Hall Clinic di Cambridge, sotto la guida del Premio Nobel Robert Edwards, padre della fecondazione in vitro.

Da lì in poi, ho continuato a crescere tra Londra, Clermont-Ferrand, Amburgo e New York, collaborando con medici straordinari e imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, non solo sulla medicina… ma anche sull’ascolto, sull’attesa, sulla speranza. Il mio cuore professionale è sempre stato rivolto alla fertilità, alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, di endocrinologia riproduttiva e alla chirurgia mini-invasiva.

Ho dedicato anni allo studio e alla cura di condizioni complesse come l’endometriosi, l’insufficienza ovarica precoce, le anomalie uterine e tutte quelle sfide invisibili che rendono difficile il sogno di diventare genitori.

Ma nel tempo ho capito che non potevo fermarmi lì. Accompagnare le donne significa esserci anche dopo: quando la fertilità lascia spazio ad altre domande, ad altri bisogni, ad altri cambiamenti. Ed è così che è nata anche la mia attenzione per la menopausa, una fase che può essere vissuta non come fine, ma come inizio di una nuova stagione della vita. Credo profondamente che la medicina debba essere cura personalizzata, ma soprattutto relazione autentica. Perché dietro ogni esame, ogni terapia, ogni diagnosi… c’è una storia. E dietro ogni storia, c’è una persona.

E io sono qui per quella persona.