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prevenzione ginecologica

Prevenzione ginecologica

Settembre è il mese delle ripartenze e dei buoni propositi. È il momento ideale per stilare una nuova lista di “buoni propositi”, tra i quali non puoi dimenticarne uno: prenderti cura di te stessa! La prevenzione ginecologica, infatti, è l’unico strumento capace di diagnosticare precocemente alcune patologie dell’apparato riproduttivo femminile: dalle cisti ai fibromi, dalle infezioni alle neoplasie.

Quando inizia la prevenzione ginecologica?

Già durante la pubertà, intorno ai 13 anni, è opportuno fare una prima visita ginecologica. Questa sarà l’occasione, per la paziente, di confrontarsi con uno specialista circa i tanti dubbi che sorgono in questa delicata fase: acne, mestruazioni, educazione sessuale. Ma soprattutto vaccinazione HPV, che va effettuata in giovane età e costituisce oggi la via più efficace e sicura per combattere il rischio di infezione da Papillomavirus.

In seguito, dal momento in cui si è “sessualmente attivi”, la prevenzione ginecologica prevede una visita annuale con ecografia transvaginale. A questa va aggiunta, dai 30 anni in poi, una visita senologica con ecografia mammaria e, ogni 3/5 anni, un Pap-Test o HPV Test.

A partire dai 40 anni, inoltre, è bene programmare una mammografia ogni 2 anni.

Il periodo di premenopausa e menopausa rappresenta una fase particolarmente delicata nella vita di una donna: aumentano i rischi di tumori femminili (utero, ovaie e seno) e di alterazioni fisiche e ormonali. Pertanto, la prevenzione ginecologica assume un significato ancora più importante e le visite di controllo possono essere anche più frequenti, soprattutto se si notano sanguinamenti o dolori anomali.

Quali sono i controlli da effettuare?

Come anticipato, la prima forma di prevenzione ginecologica è la visita, che prevede un’approfondita anamnesi e, in pazienti già sessualmente attive, un’ecografia transvaginale. Quest’ultima permette una valutazione funzionale e morfologica di tutto l’apparato genitale. In tal modo è possibile individuare le principali anomalie a carico di endometrio, ovaie e utero.

Il Pap-Test, da effettuarsi ogni 3 anni dall’inizio dell’attività sessuale, rappresenta il principale esame di screening per individuare precocemente tumori del collo dell’utero o alterazioni che, col passare degli anni, potrebbero diventare tali.

L’HPV-Test, consigliato solo dopo i 30 anni con cadenza quinquennale, consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero (o cervice uterina) che vengono successivamente analizzate per verificare la presenza di Papillomavirus. È riservato a donne più adulte perché, essendo più specifico, questo test identifica anche infezioni che potrebbero regredire spontaneamente (condizione molto frequente in età giovane).

Visita ginecologia con ecografia mammaria e, dopo i 40 anni, anche mammografia, sono indagini di screening fondamentali per la prevenzione del tumore al seno. Esso rappresenta la neoplasia più diffusa tra le donne e la principale causa di morte per tumore femminile. Oggi, grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce, la mortalità per il tumore al seno si riduce progressivamente ogni anno!

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1 commento su “Prevenzione ginecologica”

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