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La chirurgia ginecologica mini-invasiva

L’obiettivo della chirurgia ginecologica è quello di eseguire gli interventi chirurgici con tecniche mini-invasive laddove possibile, queste- infatti- consentono di evitare la laparotomia, ovvero l’incisione e l’apertura della parete addominale. La chirurgia ginecologica mini-invasiva viene praticata attraverso i tre classici approcci chirurgici ginecologici:

  • Chirurgia vaginale
  • Laparoscopia
  • Isteroscopia

La chirurgia ginecologica mini-invasiva, realizzata evitando l’apertura della cavità addominale, comporta innumerevoli vantaggi per la donna:

  • riduzione dei tempi operatori
  • miglior decorso post-operatorio
  • riduzione del dolore post operatorio
  • migliore e più rapida ripresa post-operatoria
  • riduzione degenza ospedaliera (la paziente può essere dimessa anche nel corso della prima giornata)
  • riduzione delle complicanze post-operatorie (in particolare riduzione del rischio di infezioni)
  • minore traumatismo tissutale (in particolare minor formazione di ‘’aderenze’’)
  • minore danno estetico (assenza di cicatrici in chirurgia vaginale; esiti cicatriziali di max 1 cm in chirurgia laparoscopica)

Chirurgia vaginale: che cos’è

La chirurgia vaginale è di facile esecuzione e permette un recupero velocissimo. Con questa metodologia è possibile trattare numerose patologie dell’apparato riproduttivo femminile, come ad esempio l’asportazione dell’utero, asportazione delle tube e delle ovaie, correzione del prolasso degli organi pelvici e anche dell’incontinenza urinaria.

La chirurgia vaginale non richiede anestesia generale e-poiché non ci sono tagli- anche consigliata alle pazienti affette da diabete, patologie cardiovascolari o obesità grave, insomma alle pazienti a rischio chirurgico.

Chirurgia laparoscopica: che cos’è

La chirurgia laparoscopica permette di trattare numerose patologie ginecologiche, come ad esempio:

  • cisti ovariche
  • fibromi
  • endometriosi
  • aderenze pelviche
  • patologia infiammatoria pelvica
  • gravidanza extrauterina

L’intervento avviene apertura della parete addominale utilizzando solo piccole incisioni sulla cute inferiori ad un centimetro. I tempi di recupero sono molto veloci ma dipendono comunque dal tipo di operazione svolta.

Isteroscopia operativa: che cos’è

L’isteroscopia può essere diagnostica od operativa, infatti è un esame per diagnosticare ed intervenire su alcune patologie della cavità uterina e del canale cervicale.

Nella maggior parte dei casi può essere eseguita senza sedazione e in ambulatorio.

Si ricorre a questo tipo di chirurgia quando: bisogna effettuare una valutazione del sanguinamento anomale dell’utero, diagnosi e trattamento di miomi endocavitari, trattamento di polipi endometriali e del canale della cervice, diagnosi di infertilità, rimozione della spirale e trattamento del setto uterino.

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