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Laparotomia ginecologica: che cos’è e quando farla

La laparotomia (o esplorazione chirurgica dell’addome) è un intervento che ha l’obiettivo di esplorare gli organi del basso ventre. Nella maggior parte dei casi viene effettuato con anestesia totale e solo in alcuni con anestesia parziale. L’operazione consiste in una piccola incisione, che varia tra i 10 e i 15 centimetri, sull’addome per osservare gli organi interessati. L’incisione attraversa lo spessore della parete addominale ed è tenuta aperta grazie all’utilizzo di valve metalliche. Questo consentirà al chirurgo di manovrare agilmente sia le mani che gli strumenti necessari all’interno della cavità addominale.

A seconda della necessità, a seguito dell’intervento di laparotmia ginecologica, il chirurgo può decidere anche di prelevare un campione di tessuto per analizzarlo in laboratorio e verificarne la natura.

Al termine dell’intervento di laparotomia, il paziente dovrà restare in ospedale per alcuni giorni per accertarsi che tutto sia andato bene. Il post-operatorio e la convalescenza hanno tempi piuttosto lunghi ed impegnativi per il paziente, ecco perché si ricorre a questo tipo di intervento solo in casi specifici, infatti – quando possibile – è preferibile scegliere un intervento in laparoscopia.

La laparotomia viene utilizzata in ginecologia per diagnosticare e trattare patologie come:

  • Endometriosi gravi
  • Cancro alle ovaie o alla cervice
  • Interventi ricostruttivi per malformazioni dell’apparato genitale
  • Gravidanze extrauterine
  • Parto cesareo
  • Miomectomie (asportazione di miomi uterini)
  • Asportazione di cisti ovariche complesse

Quali sono i vantaggi della laparotomia ginecologica

Solitamente si preferisce intervenire con una laparotomia piuttosto che per via vaginale o laparoscopica:

  • Quando è necessario intervenire con urgenza
  • Nei casi che presentano patologie traumatiche o neoplasie
  • Quando è necessario evitare complicazioni nel post-operatorio come ad esempio infezioni, laparocele (formazione di un’ernia, che si manifesta come un gonfiore su una cicatrice in seguito a un intervento di chirurgia) o riapertura spontanea della ferita
  • Quando non è stato possibile ottenere una diagnosi chiara con gli esami clinici

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