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Isterectomia: cos’è e cosa comporta?

L’isterectomia è l’asportazione chirurgica dell’utero, ritenuta necessaria per risolvere definitivamente alcune patologie dell’apparato riproduttivo e per alleviarne- di conseguenza- i sintomi.

Oggi questo tipo di intervento può essere evitato grazie all’esistenza di diversi trattamenti medici, ma in alcuni casi l’isterectomia è l’unica soluzione possibile.

Infatti, questo intervento chirurgico è l’unico mezzo efficace per risolvere:

  • Tumori dell’utero, delle ovaie e della cervice
  • Fibromi uterini, tumori benigni che crescono nella parete dell’utero
  • Casi di adenomiosi gravi e di endometriosi
  • Prolasso dell’utero, ovvero quando l’utero scivola più in basso, verso la vagina, rispetto alla sua posizione naturale causando problemi urinari ed intestinali
  • Malattia infiammatoria pelvica, una grave infezione del sistema riproduttivo femminile che può causare complicazioni importanti se diagnosticata con ritardo

A seconda della motivazione per cui si effettua un’isterectomia, l’intervento può anche comportare la rimozione dei tessuti circostanti o delle Tube di Falloppio.

Inoltre, la rimozione può essere parziale o totale. Parziale, quando si asporta soltanto l’utero; totale quando invece vengono rimossi utero e cervice.

L’intervento può essere eseguito sia per via laparotomica (cioè con un’incisione sulla parete addominale), laparoscopica (eseguendo solo millimetriche incisioni addominali ed utilizzando telecamera e microstrumenti) oppure per via vaginale (cioè senza alcuna incisione addominale).

L’isterectomia ha una durata di circa 45- 60 minuti a seconda dei casi e avviene in anestesia totale o spinale per la paziente.

Cosa succede alla donna dopo un intervento di isterectomia?

L’asportazione dell’utero e delle ovaie comporta la cessazione del ciclo mestruale e la comparsa dei sintomi della menopausa, come ad esempio la secchezza vaginale, le vampate e gli sbalzi di umore.

Ne consegue che, oltre alla sospensione del ciclo mestruale, si verifica l’impossibilità di avere una gravidanza, venendo a mancare l’utero, il contenitore del feto.

Inoltre, un’isterectomia ben eseguita non implica modificazioni della funzionalità vescicale o intestinale né dell’attività sessuale.

È un’operazione che- però- può influire sulla sfera psicologica della paziente, ecco perché si ricorre all’isterectomia soltanto in alcuni casi limite, quando- come già detto inizialmente- i trattamenti non riescono a contenere il problema.

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